Septimia fu una città che per breve tempo ricoprì il ruolo di capitale della Provincia Imperiale di Akavir durante l'Invasione di Akavir guidata dall'Imperatore Uriel Septim V.
Descrizione[]
Non si sa molto della città e le descrizioni su di essa sono molto frammentarie. Si sa che sorgeva alla foce di un grande fiume navigabile sulla costa di una grande e fertile valle, piena di campi coltivati. Era un porto minore del Regno Tsaesci, con alcune banchine per navi e priva di mura. A seguito dell'occupazione imperiale fu ampliata con la costruzione di nuovi edifici, l'estensione del porto e la costruzione di una possente cinta muraria in pietra.
Storia[]
Non si conosce l'esatto nome della città prima dell'Invasione, tuttavia quando nel 288 3E l'Imperatore Uriel V giunse ad Akavir la città venne ribattezzata Septimia in onore della Dinastia Septim cui l'Imperatore apparteneva. La città era stata abbandonata dagli abitanti appena prima dello sbarco della Legione Imperiale, tuttavia non era stata danneggiata e il porto e i campi coltivati attorno alla città erano in ottime condizioni. L'Imperatore decise di fare dell'insediamento il porto principale per la Flotta dell'Estremo Oriente ragion per cui, prima di dirigersi verso l'interno, lasciò a presidiarla la Quinta e la Settima legione. I soldati si impegnarono immediatamente nell'ampliamento della città, costruendo nuove case e magazzini, allargando il porto, costruendo una nuova cinta muraria e impegnandosi nella manutenzione dei campi. Tuttavia dopo la conquista di Ionith l'Imperatore si rese conto che i soldati erano necessari per le operazioni militari; per questo motivo inviò una richiesta a Black Harbor per l'invio di qualche migliaio di coloni civili e qualche centinaio di cavalli. I coloni giunsero a Septimia quasi due mesi dopo e si divisero: una metà rimase a Septimia per occuparsi dell'ampliamento delle infrastrutture portuali e dei campi, mentre l'altra metà prese la strada per Ionith. Successivamente la città fu investita dalle tempeste che funestarono buona parte del continente e i raccolti furono particolarmente scarsi, dando inizio ad una carestia che mise a dura prova gli abitanti della città. Nell'anno 290 3E fu presa d'assedio dall'esercito degli Tsaesci e solo l'intervento della Flotta Imperiale impedì che la città fosse conquistata e i difensori massacrati. Dopo la morte dell'Imperatore comunque la città venne evacuata e i soldati e i civili riportati a Tamriel dalle navi della Marina Imperiale. Attualmente non si hanno notizie riguardo alla città, ma si suppone che sia stata immediatamente rioccupata dagli Tsaesci.
Popolazione[]
Durante l'Invasione di Akavir la popolazione della città fu in un primo tempo composta unicamente dai soldati della Legione Imperiale lasciati di presidio dall'Imperatore; successivamente furono fatti affluire alcune migliaia di coloni da Tamriel per permettere ai soldati di occuparsi delle operazioni strettamente militari. Nell'anno 290 3E, anno dell'abbandono della città da parte degli Imperiali, si suppone che la città contasse alcune migliaia di abitanti, tra soldati e civili.