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Descrizione[]

Il Diamante Rosso

Il Diamante Rosso, simbolo del potere Imperiale, in una concept-art

La Guerra del Diamante Rosso fu un sanguinoso conflitto che percorse Tamriel per quasi sedici anni (121 3E - 137 3E), e che vide la Dinastia Septim spaccarsi e combattersi per la successione al trono.

Antefatto[]

Nell'anno 120 3E l'Imperatore Antiochus Septim I morì lasciando il trono alla figlia che assunse il titolo di Imperatrice col nome di Kintyra Septim II. Sebbene il regno fosse cominciato sotto i migliori auspici, nel 121 3E, dopo appena un anno di regno, Kintyra II fu oggetto di un colpo di stato. Infatti suo cugino Uriel Septim, aiutato dalla madre Potema Septim (meglio nota col nome di Regina Lupo di Solitude), organizzò la deposizione della cugina e, sobillato dalla madre, assunse il titolo di Imperatore di Tamriel con il nome di Uriel Septim III imprigionando la cugina in una fortezza nella provincia di High Rock.

Schieramenti[]

Il colpo di stato non venne accettato dai fratelli di Potema, Cephorus e Magnus Septim, che si dichiararono fedeli all'Imperatrice legittima Kintyra e si sollevarono in armi contro l'usurpatore Uriel III. L'Impero si divise in tre schieramenti.

Sostenitori di Uriel III[]

Anni prima che scoppiasse la guerra, Potema aveva provveduto a crearsi un imponente rete di amicizie e clientele con i vari principi e Re di Tamriel in previsione appunto di una lotta contro i fratelli per il trono. Allo scoppio delle ostilità con Uriel e la madre si schierarono quasi tutti i Re di Skyrim, buona parte dei Principi e Re Bretoni di High Rock, la parte settentrionale di Morrowind e alcuni principi minori di Cyrodiil.

Lealisti[]

Allo scoppio della guerra ad opporsi a Potema e a suo figlio Uriel furono i Principi Imperiali Cephorus Septim, che governava la città di Gilane nell'Hammerfell assieme alla sua sposa la Regina Bianki, e Magnus Septim, che governava il Regno di Wayrest nella provincia di High Rock, si schierarono a favore della nipote. Sebbene partissero inizialmente in svantaggio rispetto alla fazione di Potema, successivamente riuscirono a coagulare attorno a loro l'Hammerfell, Cyrodiil, una parte della provincia di High Rock e altri Re di Tamriel che si opponevano ad Uriel III.

Neutrali[]

Mentre la maggior parte di Tamriel prendeva posizione, alcuni regni optarono per una decisa neutralità nel conflitto, aspettando di vedere chi ne sarebbe uscito vincitore. Tra questi vi furono le Isole Summerset, il Black Marsh e diversi potentati Khajiiti e Dunmer.

Lo svolgimento della guerra[]

Le fasi iniziali[]

Il colpo di stato operato da Uriel III nel 121 3E colse di sorpresa gli zii Cephorus e Magnus, che si videro costretti sulla difensiva. Uriel Septim III riuscì così ad imporre la propria signoria su tutto il nord di Tamriel e buona parte di Cyrodiil, con l'eccezione della Città Imperiale che, salvo una breve parentesi, non riuscì a tenere e cadde dopo due settimane di assedio.

La controffensiva lealista[]

Dopo alcuni anni di stallo i Lealisti riuscirono a lanciare una grande controffensiva che respinse Uriel III da Cyrodiil e lo costrinse a rifugiarsi a nord, dove i suoi partigiani erano più numerosi e potenti. Mentre infuriavano i combattimenti Kintyra II, forse su istigazione di Potema, fu giustiziata dal Duca di Glenpoint nell'anno 123 3E, cosa che scatenò una rivolta popolare contro i partigiani di Uriel III. Con la morte di Kyntira i lealisti riconobbero come proprio capo il Principe Cephorus che, grazie all'aiuto delle truppe Redguard, intensificò le operazioni contro il nipote vincendo alcune decisive battaglie e perdendone altre di minore importanza.

La cattura di Uriel e le ultime battaglie[]

Nell'anno 127 3E gli eserciti Lealisti e di Uriel si scontrarono nella Battaglia di Ichidag durante la quale Uriel III cadde prigioniero. Spogliato delle insegne imperiali Uriel fu processato per alto tradimento, tuttavia non giunse mai dinnanzi al giudice perché una folla inferocita assaltò la sua carrozza e lo bruciò vivo. Cephorus Septim divenne dunque Imperatore di Tamriel col nome di Cephorus Septim I, anche se ciò non segnò la fine della guerra. Potema infatti, poteva ancora contare sugli eserciti di Skyrim e il sostegno di diversi Principi di High Rock, oltre che sui suoi poteri di maga che erano immensi. Ci vollero dieci anni prima che gli eserciti imperiali avessero ragione della ribelle che nel 137 3E morì durante l'Assedio di Solitude.

Conseguenze[]

Con la morte di Potema, Cephorus divenne ufficialmente Imperatore di Tamriel, senza che nessuno gli contestasse il titolo. Per garantirsi la fedeltà di Skyrim, impose il nipote Pelagius Septim come Re di Solitude al posto di Potema e dette il via all'epurazione di tutti i partigiani di Uriel III attraverso una serie di processi sommari che spesso si conclusero con condanne a morte o alla detenzione a vita. Tuttavia non ebbe modo di lasciare un segno decisivo poiché la morte lo colse tre anni dopo l'Assedio di Solitude, a 63 anni. A succedergli fu il fratello Magnus Septim che governò l'Impero per cinque anni prima di morire e lasciare il trono al proprio figlio Pelagius.

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