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La battaglia di Ionith fu una sanguinosa battaglia combattuta dall'Imperatore Uriel Septim V durante l'Invasione di Akavir nell'anno 290 3E. In questa battaglia la forza d'invasione imperiale in ritirata fu attaccata presso la città di Ionith, che fungeva da quartier generale della Forza d'invasione, e quasi totalmente annientata. Lo stesso Imperatore di Tamriel vi trovò una morte eroica, non prima di aver incenerito migliaia di nemici con l'Urlo draconico Yol Toor Shul.

Schieramenti[]

La Legione Imperiale in battaglia

I Legionari della Decima Legione attendono l'attacco nemico

Imperiali[]

La Legione Imperiale al comando di Uriel Septim V all'inizio dell'invasione poteva contare su almeno 4 legioni con un organico di diverse decine di migliaia di uomini. Tuttavia le forze erano disperse tra Septimia e Ionith (i principali accampamenti militati) e una grave epidemia aveva preso piede tra le truppe, rendendo inabili migliaia di uomini. Quando l'Imperatore lanciò la sortita da Ionith utilizzò solamente la Quattordicesima e la Decima Legione, quindi Uriel V poté disporre nella battaglia contro il nemico di appena la metà degli effettivi. Bisogna inoltre tenere conto che vi erano alcune migliaia di coloni che erano stati fatti affluire da Tamriel per provvedere alla manutenzione dei campi e delle infrastrutture delle città di Ionith e Septimia; quindi rappresentavano un problema logistico aggiuntivo.

Tsaesci[]

L'esercito Tsaesci in marcia

L'esercito Tsaesci in marcia verso Ionith

L'intero esercito del Regno dei Tsaesci, dopo aver impedito l'avanzata nell'interno della Legione Imperiale, prese d'assalto la retroguardia degli invasori imperiali con tutta la propria forza. Non si hanno dati precisi ma si può supporre che i mostruosi uomini-serpente di Akavir fossero decisamente superiori di numero rispetto al nemico (diverse decine di migliaia di uomini) tanto da riuscire ad assediare contemporaneamente Ionith e Septimia.

Antefatti[]

Dopo una prima serie di vittorie e facili conquiste, Uriel Septim V si rese conto di essersi spinto troppo all'interno e in più una misteriosa epidemia aveva cominciato a diffondersi tra le sue truppe e fu quindi costretto a ritirarsi nell'accampamento di Ionith, dove fu però raggiunto dall'esercito Tsaesci. L'esercito nemico pose dunque l'assedio alla città di Ionith e la situazione cominciò a farsi disperata per la mancanza di rifornimenti. Per questa ragione l'Imperatore decise di lanciare una sortita per cercare di ritornare all'accampamento principale di Septimia per riunirsi con la flotta e le legioni ivi barricate e, una volta spezzato l'assedio di questa, reimbarcarsi alla volta di Tamriel. Gli uomini-serpente Tsaesci si resero subito conto dell'occasione che gli si presentava per distruggere l'esercito nemico, per questo motivo radunarono tutte le loro truppe e si prepararono alla battaglia.

La battaglia[]

La sortita da Ionith[]

Rendendosi conto di non poter resistere ancora a lungo l'Imperatore decise di lanciare una sortita da Ionith. Così facendo sperava di riuscire a raggiungere Septimia, dove era radunata la flotta imperiale, spezzando l'assedio Tsaesci e da lì imbarcare le sue truppe sulla flotta e ritornare a Tamriel. Alla testa delle due legioni asserragliate nel campo l'Imperatore guidò una disperata carica contro le truppe Tsaesci che, colte di sorpresa, si dettero ad una fuga disordinata permettendo così a Uriel e ai suoi uomini di dirigersi verso Septimia.

L'attacco Tsaesci[]

Mentre le truppe imperiali marciavano per raggiungere Septimia la Decima Legione, che teneva la retroguardia imperiale, fu però attaccata all'improvviso da migliaia di guerrieri Tsaesci. Colti di sorpresa i legionari ebbero un attimo di sbandamento che consentì ai nemici di penetrare nei loro ranghi e fare una strage. Tuttavia gli ufficiali riuscirono a ristabilire l'ordine e a serrare le file, permettendo di arrestare la repentina avanzata nemica.

Il contrattacco di Uriel[]

L'Imperatore avuto il sentore dell'attacco e resosi conto del pericolo si precipitò a dare man forte alla Decima Legione assieme alla Guardia Imperiale e alla Quattordicesima Legione. Il contrattacco gettò lo scompiglio tra i guerrieri Tsaesci che arrestarono per un momento l'avanzata in modo da riorganizzare le forze.

Il secondo attacco Tsaesci[]

Nonostante il successo del contrattacco Uriel si rese conto che la battaglia non si sarebbe potuta vincere: della Decima Legione rimanevano poche centinaia di uomini esausti e non vi era tempo per richiamare il resto dell'esercito e schierarlo prima del nuovo attacco Tsaesci e inoltre i civili presenti nella colonna ostacolavano i movimenti delle truppe. Decise quindi che la cosa più sensata da fare era ritardare l'avanzata nemica per consentire al resto dell'esercito di trincerarsi a Septimia e da lì ritornare a Tamriel. Inviò dunque due legionari a portare le sue disposizioni al resto dell'armata, dopodiché prese posto con la propria guardia personale al centro dello schieramento e lì attese a piè fermo l'assalto dei nemici che, ripreso vigore, stavano nuovamente avanzando.

La morte di Uriel[]

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L'Imperatore Uriel Septim V combatte insieme ai suoi soldati fino alla morte sul campo di battaglia presso Ionith

Per diverse ore Uriel e i superstiti della Decima Legione, affrontarono il nemico che, incurante delle perdite, continuava ad inviare ondate di uomini contro lo schieramento imperiale. Uriel stesso uccise da solo centinaia di nemici prima di essere ferito e portato dai suoi uomini all'interno dello schieramento per proteggerlo. Tuttavia la pressione nemica non si allentò e i legionari continuarono a morire come mosche. Alla fine l'Imperatore radunò attorno a sé i superstiti, formando un ultimo muro di scudi, e scagliò il possente urlo draconico Yol Toor Shul, che incenerì all'istante migliaia di nemici. Tuttavia, prima che potesse scagliarne un altro fu colpito a morte dagli arcieri Tsaesci. Ormai rimasi senza una guida i legionari si strinsero attorno al corpo dell'Imperatore e combatterono fin all'ultimo uomo.

Conseguenze[]

La Decima Legione fu completamente annientata, mentre la Quattordicesima Legione riuscì a giungere a Septimia per miracolo e a ranghi ridotti. Alla fine la flotta di rinforzo inviata da Tamriel con a bordo un'armata di Maghi Guerrieri riuscì a raggiungere Septimia e a spezzare l'assedio. Della Decima Legione si salvarono solamente due uomini che riuscirono ad attraversare le linee nemiche e a raggiungere Septimia, mentre i Tsaesci erano impegnati a festeggiare la vittoria; fu grazie alla loro testimonianza che si potè ricostruire delle ultime ore di vita dell'Imperatore e delle sue gesta eroiche. La sconfitta della battaglia di Ionith fu una delle più gravi sconfitte della Legione Imperiale e segnò la fine di tutte le velleità di conquista imperiali su Akavir.

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